La squadriglia è composta da cinque cani: Apple, Cherry, Portos, Minù e Freud. Sono loro i “piloti a quattro zampe” del progetto di intervento assistito in corso per il primo anno all’istituto d’istruzione superiore “Almerico Da Schio” di Vicenza, articolato in una decina di incontri. Non una scelta casuale, quella di promuovere a “pilota” i cinque animali che al lunedì mattina, al fianco di dieci studenti diversamente abili, partecipano all’attività sperimentale. Sono, infatti, proprio i quattro zampe, nel nome del pioniere dell’aviazione italiana a cui è intitolata la scuola, a far volare i ragazzi verso nuove esperienze con valenza educativa, ludico-ricreativa, di relazione e inserimento sociale.Preparati e addestrati dall’associazione cinofila “Dogs 4 fun A.S.D.” di Dueville, due jack russell, un labrador e due meticci, dal temperamento docile, socievole, collaborativo, non invadente, affiancano gli studenti per un’ora, in un’area della palestra o nel cortile dell’istituto superiore, condividendo carezze, giochi motori e attività di cura ed educativa, con finalità didattiche ed educative e lo scopo di migliorare il benessere e dei ragazzi. Il tutto monitorato attentamente dai coadiutori dei cani, istruttori cinofili dell’associazione “Dog 4 fun” e di alcuni insegnati dell'”Almerico Da Schio”.Un progetto nato dalla sensibilità degli studenti, durante un’assemblea d’istituto, e messo a punto dai docenti Erika Calligaro e Caterina Neri e dal dirigente scolastico Giuseppe Sozzo che hanno coinvolto l’associazione cinofila duevillese con esperienze di interventi assistiti con i cani anche negli asili nido e nelle case di riposo di Vicenza e del Vicentino.
Negli ultimi decenni la relazione uomo-animale, infatti, si è sostanzialmente modificata e si è affermata la consapevolezza che da tale relazione l’uomo, in particolare bambini, persone anziane e coloro che soffrono di disagi fisici e psichici, possono trarre notevole giovamento.«La convivenza con gli animali d’affezione, se correttamente impostata, può rappresentare già di per sé fonte di beneficio per la società e gli animali domestici possono svolgere anche un importante ruolo di mediatori nei processi educativi» spiega Federica Sgarbossa educatrice e istruttrice cinofila, diplomata all’università veterinaria di Pisa e APNEC (Associazione professionale nazionale educatori cinofili), diplomata coadiutrice del cane all’Ulss4 ex sede nazionale di pet-terapy.«L’ipotesi da cui parte il nostro progetto è relativa ai benefici che il cane può apportare in classe sia per quanto riguarda gli aspetti comportamentali, attenzione, autoregolazione, sia per quanto riguarda il potenziamento dell’empatia, abilità comunicative, relazionali, espressione delle emozioni» conclude Federica Sgarbossa .
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