UN SALUTO.
Dopo nove anni lascio l’Almerico.
E’ con emozione, senso di appartenenza e sentimento di gratitudine che scrivo queste righe.
Nove anni impegnativi, vivaci, intensi, emozionanti, sempre in prima linea.
Sembra ieri, quando ho assunto la dirigenza dell’Almerico da Schio nel settembre 2012 e siamo già a settembre 2021, quando passerò a dirigere un istituto superiore di Padova.
Ecco, con queste poche righe, che non servono né basterebbero a spiegare il piacere e l’onore che l’Almerico mi ha consentito di provare in questi anni, vorrei fare dei semplici ringraziamenti.
Grazie anzitutto ai ragazzi; tutti quelli che si sono succeduti nell’intero periodo e che hanno consolidato una scuola che sempre più nel tempo ha acquisito una propria identità.
Un’identità forte, chiara e conosciuta bel al di là dei confini regionali, fatta da un giovane indirizzo alberghiero che nel 2019 ha sbaragliato la concorrenza di tutte le regioni italiane , vincendo la gara nazionale di cucina; poi da un tecnico turistico che, dopo i primi anni in cui subì un maldestro e miope tentativo di esser portato via dall’Almerico, ne è invece divenuto punto di riferimento per tante famiglie vicentine; ancora dal commerciale, che, sapendo tenacemente e sapientemente resistere alla crisi dei professionali in generale e dell’ indirizzo in particolare, continua a formare studenti regolarmente richiesti dal mondo del lavoro o che brillantemente hanno proseguito negli studi universitari; e poi dal corso serale, che, con lo storico indirizzo commerciale e il più nuovo e non comune indirizzo alberghiero, costituisce un corso di istruzione per adulti con numeri importanti e inconsueti per il Veneto e non solo.
Di molti di questi ragazzi porto con me i volti, i nomi, ma tutti avranno un posto riservato nella mia mente e nel mio cuore.
Voglio poi ringraziare i professori, a cominciare dai miei più stretti collaboratori, che mi hanno permesso di formarmi e crescere professionalmente e si sono dedicati e spesi per la crescita umana e intellettuale dei nostri studenti.
Un sentito e accorato grazie va al personale ATA che negli anni si è succeduto, dai DSGA, agli amministrativi, ai tecnici fino al personale ausiliario, che cito per ultimo, ma che, chi mi conosce sa, ho sempre ritenuto e ritengo fondamentale per la gestione e una buona organizzazione dell’attività scolastica.
Vorrei ancora ringraziare i genitori, in particolare quelli che si sono mostrati vicini ai ragazzi, ma anche quelli che a pure distanza hanno condiviso e affrontato con noi situazioni più o meno impegnative, innovative, intriganti, nell’esclusivo fine di un continuo miglioramento dell’Offerta Formativa dell’Almerico.
Non posso non ringraziare, ora, tutti gli interlocutori esterni, tantissimi, che in questi nove anni hanno contribuito a far crescere i nostri ragazzi, fornendo un loro contributo di presenza, di proposta, di riconoscimento. Penso, ad esempio, alla Prefettura, al Tribunale, alla Questura, alla Provincia, al Comune, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alla Polizia, alla camera di Commercio, al Giornale di Vicenza, a TVA, alla Caritas, e mi fermo qui per non dilungarmi oltremodo, consapevole tuttavia che starò omettendo qualcuno, a cui da subito chiedo scusa, rinnovandogli il mio grazie.
Lascio una scuola bella, una scuola viva, che si è presa per sempre un pezzo del mio cuore.
Ancora grazie a tutti e Forza Almerico!
Un abbraccio dal vostro preside.
Giuseppe Sozzo
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