I ranci, le gavette, le scatolette di latta infilate negli zaini o conservate nelle trincee. È un approccio singolare quello che il Da Schio offre agli studenti dell’indirizzo alberghiero, coinvolti questa mattina in un progetto didattico intitolato “Sangue e fango: gli uomini e i luoghi della grande guerra”.
Un viaggio nella storia organizzato in collaborazione con la sezione vicentina dell’Ana, presidente Luciano Cherobin, e della Brigata Julia, curato per le scuole elementari e medie da Alessandra Angeloni, docente alla media Calderari, ma esteso anche alle superiori che nel caso del Da Schio, primo istituto ad aderirvi, è stato modulato in base alle materie studiate dai ragazzi dell’enogastronomico. «Verranno approfonditi diversi aspetti legati alla preparazione e alla conservazione del cibo, al calcolo calorico, all’impatto psicologico che le scatole appositamente colorate avevano sui soldati», spiega Annita Donadello, insegnante di lettere del Da Schio.
AN.M.
Da “Il giornale di Vicenza” del venerdì 27 febbraio 2015
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