Grandissimo successo di presenze all’aggiornamento su“Scuola, sport e disabilità”, organizzato dal CIP, in collaborazione con il MIUR Veneto, tenutosi mercoledì mattina all’Istituto Da Schio.
Dopo i saluti iniziali della professoressa Sira Miola, coordinatrice dell’Ufficio Educazione Fisica dell’UST, la parola è passata al presidente del CIP, sezione Veneto, Ruggero Vilnai: “A seguito di una indagine conoscitiva sulla pratica motoria degli studenti con disabilità abbiamo pensato di organizzare in ogni Provincia, un corso di aggiornamento sull’importanza di incentivare l’attività sportiva tra gli studenti con disabilità nelle scuole secondarie di I e II grado, al fine di far crescere il numero di partecipanti alle attività sportive scolastiche e nelle discipline sportive più comuni”.
Sono intervenuti anche il delegato Provinciale Enrico Agosti che ha presentato la storia e la crescita della Federazione, la Presidente CIP del Friuli Venezia Giulia prof.ssa Marinella Ambrosio, che ha presentato una carrellata degli sport che gli atleti disabili possono praticare e la campionessa paraolimpica di tennis tavolo Valeria Zorzetto, che ha raccontato come, dai primi allenamenti all’oratorio di Santa Caterina, sia arrivata ad ottenere, con grande sacrificio, la medaglia d’argento ad Atene.
Interessanti anche l’analisi dei dati più rilevanti della provincia riferiti alla disabilità ed ai posti di sostegno riferita dalla referente Disabilità dell’UST, prof.ssa Claudia Munaro che ha sottolineato, inoltre, l’importanza del tutoraggio nell’inserimento ed integrazione del compagno disabile, da parte della classe.
All’incontro sono intervenute, raccontando le varie esperienze positive di sport e disabilità nella scuola la
prof.ssa Monica Vicariotto che ha illustrato il progetto per le scuole medie “Sport e Cultura” tenutosi a Belluno, la prof.ssa Doriana Sacartozzi che a Treviso ha lavorato al progetto “Unified Sport of All” ed infine la prof.ssa Sira Miola che ha raccontato l’esperienza pilota di “Gioco anch’io”, idea nata dall’esigenza di coordinare le singole sperimentazioni di inclusione che vi erano in molte scuole, creando una rete tra i vari Istituti Superiori della città. “E’ stata un’esperienza nata dalla volontà di credere nello sport quale momento di integrazione, commenta la prof.ssa Miola, dove i colleghi hanno lavorato con passione nel pensare ad attività sportive da proporre agli atleti disabili e normodotati, al fine di farli giocare assieme, sfruttando le proprie abilità. Ha chiuso la carrellata di ospiti il prof. Fausto Cappellini, docente di ed. fisica, che assieme ad un amico ingegnere ha ideato il Baskin, punto di forza del progetto Gioco anch’io. Partendo dalle basi del basket, gli atleti disabili possono giocare assieme ai compagni tutor, ognuno secondo le proprie potenzialità e capacità: uno sport di vera inclusione. Visto il grande interesse e la partecipazione di docenti di scienze motorie e di sostegno, la coordinatrice dell’Ufficio Educazione Fisica Sira Miola, ha proposto di continuare la tavola rotonda in un secondo incontro, con l’obiettivo di riuscire a fare, dell’ inclusione per gli atleti disabili, il punto fermo del progetto educativo della scuola.
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