L’INCONTRO. Il magistrato Piercamillo Davigo ospite al “Da Schio”
«Quando ero un giovane sostituto procuratore della Repubblica, un anziano funzionario della polizia di Stato mi regalò questa perla di saggezza: “I mafiosi sono come i pidocchi, vanno dove c’è lo sporco”». Piercamillo Davigo, consigliere della II sezione della corte di Cassazione rende subito l’idea di cos’è la mafia parlando agli studenti del Da Schio di politica e corruzione. Ospite dell’istituto di via Baden Powell nell’ambito di una serie di conferenze dedicate a temi di attualità, il magistrato che ha fatto parte del pool di Mani Pulite, ha raccontato ai ragazzi di quinta le vicende dei processi che lo hanno visto protagonista sia come magistrato inquirente che giudicante e che hanno segnato il panorama storico giudiziario dell’ultimo ventennio, soffermandosi sul controllo penale e la percezione sociale della corruzione politica in Italia. «La mafia ha allungato i tentacoli al Nord seguendo le modalità di sempre che vedono seduti allo stesso tavolo l’imprenditore, il politico e il mafioso», ha spiegato Davigo, sottolineando che Cosa Nostra tiene invece un profilo più basso rispetto al passato e fa parlare meno di sé grazie anche ai colpi inflitti dalla giustizia attraverso trecento ergastoli esito di processi eccellenti.
Tra i temi toccati le tangenti («sono aumentate quelle di piccolo importo, ma l’ammontare complessivo si è alzato»), i tempi lunghi dei processi («in Italia vengono avviate più cause civili che in altri Paesi»), i cambiamenti dal ‘92 ad oggi («la corruzione amministrativa non è più solo centrale ma decentrata»). A fianco di Davigo il collega Gian Nico Rodighiero, già presidente della Corte d’appello di Venezia che ha riferito di processi e casi seguiti durante la sua carriera. «L’incontro promosso dal dipartimento di Discipline giuridiche ed economiche del Da Schio – spiega Barbara Scarso, docente di diritto e referente del progetto didattico – fa parte di un ciclo di conferenze relative al progetto “Cittadinanza Attiva”». AN.MA.
da Il Giornale di Vicenza
sabato 08 marzo 2014 – CRONACA – Pagina 19
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