Sit-in anti-riforma davanti al “Quadri”
Anche il liceo scientifico di via Carducci alza la voce ma prende le distanze dai gruppi dei centri sociali
Il piano di dimensionamento scolastico continua ad alimentare polemiche. Ieri mattina la protesta ha toccato il liceo scientifico Quadri dove gli studenti hanno manifestato davanti ai cancelli della scuola scandendo slogan contro la razionalizzazione che modifica e accorpa tra loro gli indirizzi delle superiori. “No strumentalizzazione. Siamo la rivoluzione” si leggeva sugli striscioni che esprimevano contrarietà al provvedimento della Provincia che esclude il liceo di via Carducci ma viene comunque ritenuto, sottolineano gli studenti, come «un attentato alla nostra idea di scuola, fondata sulla comunità e sull’identità». Ma il sit-in di ieri al Quadri è stata anche l’occasione per prendere le distanze «dai tentativi di strumentalizzazione di gruppi vicini ai centri sociali».
«La nostra protesta – chiariscono i ragazzi – va oltre le singole posizioni politiche degli studenti i quali si ritrovano insieme, des! tra e sinistra, a combattere un provvedimento disastroso. Chi vorrebbe alzare barriere ideologiche e instaurare una logica dell’odio per dividere gli studenti e sfruttarli per interessi politici ed elettorali non avrà seguito».
Intanto ieri al Da Schio i rappresentanti degli studenti si sono nuovamente riuniti per votare la sospensione della manifestazione che era prevista per oggi ma che è stata annullata dopo la visita giovedì scorso dell´assessore regionale Elena Donazzan al professionale di via Baden Powell.
«L’assessore – scrivono in una nota gli studenti del Da Schio – dopo aver ascoltato le ragioni didattiche e logistiche a sostegno dell´importanza del polo turistico-alberghiero ha fatto sapere che il quadro della situazione le era più chiaro e preciso. Accogliendo il suo suggerimento di non perdere ulteriore prezioso tempo scuola, abbiamo deciso di sospendere la manifestazione, sperando che la decisione positiva della giunta regionale consenta ai nostri compagni del tecnico di rimanere al Da Schio». Saltata anche la mobilitazione prevista sempre oggi a Venezia, davanti alla sede della Regione, dove una delegazione di studenti e insegnanti avrebbe dovuto incontrare il governatore Luca Zaia. «Vedremo se sarà possibile rinviare il colloquio di qualche giorno – fa sapere il preside Giuseppe Sozzo – non di settimane, però, visto che il voto sulla razionalizzazione è atteso prima di Natale».
Sotto l’albero dovrebbe esserci anche il regalo per le scuole: la delibera che approverà o modificherà in parte il piano di dimensionamento votato in commissione d’ambito il 30 ottobre. Prosegue Sozzo: «Abbiamo ribadito in una lettera inviata a Venezia che siamo pronti a ricorrere al Tar».
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