dal Giornale di Vicenza di sabato 14 dicembre 2013 – CRONACA – Pagina 31
SCUOLA. L´istituto è in mobilitazione per difendere l´indirizzo turistico
Spiragli a Venezia
E ora al Da Schio
protesta sospesa
Il preside Sozzo ha incontrato l´assessore Donazzan
Congelato il corteo di martedì in attesa del voto in giunta regionale sul piano di dimensionamento
Il Da Schio congela la protesta. La manifestazione in programma martedì 17 dicembre è stata sospesa in attesa dell’esito del voto di giunta che la prossima settimana in Regione dovrebbe licenziare il piano di dimensionamento approvato dalla Provincia.
Se saranno tenute o meno in considerazione le varianti e le controproposte avanzate dai singoli istituti, lo si saprà probabilmente prima di Natale, come ha fatto sapere ieri mattina l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan durante una visita all’istituto Da Schio, invitata dal preside Giuseppe Sozzo che qualche giorno fa le aveva chiesto via email un incontro per illustrarle la situazione della scuola in relazione al previsto taglio dell’indirizzo tecnico-turistico che il riordino il prossimo anno vuole accorpato all’istituto tecnico per il commercio Piovene.
«PIANO INGIUSTIFICATO». «Non ci sono ragioni che giustifichino il trasferimento del turistico in un altro istituto”, hanno esordito i rappresentanti degli studenti, Claudio Galati, Sara Carlan, Thomas Genovese e Felix Paredes Loango, appoggiati dai professori e dal preside che ha snocciolato cifre e numeri di alunni, aule, laboratori a disposizione.
«Ho spiegato all’assessore regionale che dal punto di vista logistico la scuola è autosufficiente – ha fatto presente il dirigente Sozzo – con le dodici aule che la Provincia ci assegnerà all’ex scuola media Rodolfi, a settembre 2014 saremo in grado di gestire senza difficoltà le cinquantasette classi previste, anche se le aule sono in tutto cinquantuno».
Rotazioni, aule dedicate alle singole discipline, eventualmente perfino lezioni pomeridiane: questa la ricetta del Da Schio votata dal collegio docenti per scampare alla forbice del piano che taglierebbe l’indirizzo turistico, lasciando invece il professionale commerciale e l’alberghiero, operazione mai digerita all’istituto di via Baden Powell, dove fanno notare che anche dal punto di vista dei programmi e della didattica l’indirizzo alberghiero e il tecnico turistico sono indirizzi affini e complementari.
PALLA ALLA REGIONE. «Ho preso atto delle ragioni logistiche e soprattutto didattiche», ha detto Donazzan, senza però sbilanciarsi su una decisione che tra qualche giorno passerà al vaglio della giunta regionale guidata da Luca Zaia.
«Sono fiducioso, l’assessore ha capito che le nostre motivazioni non sono pretestuose e si è resa conto che non intendiamo fare marcia indietro o accettare passivamente quanto deciso in Provincia», spiega il preside che prima dell’incontro con gli studenti in aula magna ha informato l’assessore dell’intenzione di ricorrere al Tar nel caso la Regione licenzi il dimensionamento senza apportarvi le modifiche che il Da Schio ha chiesto.
Intanto però la mobilitazione di martedì prossimo è stata annullata: niente corteo, nessun sit-in davanti all’Ufficio scolastico territoriale a palazzo Nievo come invece si era deciso per ribadire la posizione ferma e irremovibile della scuola. «Aspettiamo la delibera – conclude il preside – dopodiché se le nostre richieste non saranno state accolte torneremo a protestare con ancora più forza».
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