Il Da Schio non ci sta!

A seguito del parere positivo espresso dalla Commissione d’Ambito in riferimento alla proposta della Provincia di accorpamento del corso tecnico-turistico dell’Istituto Da Schio all’ITC Piovene, il Dirigente, la componente docenti e personale, gli studenti e le famiglie, non hanno alcuna intenzione di assistere silenziosamente al tentativo messo in atto dalla Provincia di privare il territorio dell’unico Polo Tecnico professionale, nato in coerenza con quanto prevedono le Linee Guida legislative emanate dal MIUR e recepite anche con delibera della regione Veneto n. 1012 del 18/06/2013 in materia di criteri da seguire sul dimensionamento scolastico. L’Istituto di via Baden Powell, afferma quindi che con la decisione presa dalla Commissione d’Ambito, che si sottolinea comunque non essere un parere vincolante per la Regione, verrebbero disattese indicazioni previste sia dalla normativa nazionale che regionale.

Il tutto a discapito dell’offerta formativa dell’intero territorio vicentino e sulla base di una presunta carenza di spazi e di aule  che non è nei fatti e che il Da Schio non ha mai lamentato. “Abbiamo sin dall’inizio segnalato alla provincia che il nostro Istituto è carente solamente di laboratori di cucina e null’altro, esordisce il dirigente Giuseppe Sozzo. Ciò nonostante ci è stato prospettato un dimensionamento che non ha minimamente tenuto conto delle esigenze della scuola, nemmeno delle esigenze del territorio. La proposta avanzata ieri incide su una città che vuole proporsi come polo turistico-alberghiero e così, mentre altre province hanno già puntato da tempo sulla costruzione di tali poli turistici, quella vicentina ha pensato bene con un sol colpo di disfarsene; dimostrando pure di non avere una visione strategica dello sviluppo del territorio, dal punto di vista occupazionale, tanto più in un momento economicamente difficile come quello attuale” conclude il Dirigente.

Inoltre la proposta appare anomala in quanto, pur interessando esclusivamente il territorio cittadino, è stata orientata in modo determinante da altri comuni, nonostante il parere contrario del comune di Vicenza che coerentemente aveva prospettato un documento contenente una proposta di dimensionamento più razionale sia dal punto di vista logistico che didattico.

Il Da Schio non lascerà nulla di intentato nel contrastare questa proposta della Provincia in quanto ritiene che non ci siano ragioni né giuridiche, né logistiche né didattiche che supportino tale scelta.

http://www.adaschio.gov.it/wp_it/wp-content/uploads/2013/10/GD_1novembre.pdf